Facebook, le impostazioni sulla privacy, e un caffè offerto
Sempre più aziende digitali devono rendersi conto che ogni tanto è importante andare offline, ma quando a farlo è addirittura Facebook allora le cose si fanno interessanti!
Cosa c’entrano Facebook, le impostazioni per la privacy sul social e cinque caffetterie in cinque diverse città del Regno Unito? Beh, è l’ultima iniziativa del colosso di Mark Zuckerberg: cinque temporary coffee-shop in cui degli esperti saranno a disposizione degli utenti per assisterli a personalizzare le proprie impostazioni sulla privacy e a essere utenti più consapevoli. Tutto nel tempo che ci vuole a preparare un caffè o un tè, rigorosamente offerto dalla compagnia!
L’importanza dell’iniziativa per Facebook
L’azienda è stata oggetto di moltissime critiche e al centro di un paio di scandali riguardo ai dati personali che detiene, e a quanto sia facile per aziende o pocodibuono ottenere moltissime informazioni sui suoi utenti.
Anziché schivare il problema, Facebook ha lanciato decine di sondaggi volti a scoprire quanto gli utenti fossero consapevoli delle numerosissime impostazioni a loro disposizione. Perché, va detto, le impostazioni di condivisione di Facebook sono avanzate e dettagliate! Hanno lavorato tantissimo su questa funzione e hanno reso la modifica di queste impostazioni ancora più facile ed intuitiva.
Nonostante questo, oltre il 50% degli utenti londinesi non sono per niente consapevoli dell’esistenza di queste impostazioni né dei loro settaggi “di default”. E la percentuale è persino più alta in altri centri meno digitalmente letterati.
Così in un’azione che è sia marketing che digital responsibility, l’azienda brandizzerà e popolerà questi cinque coffee shop inglesi dal 28 agosto al 5 settembre.
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Branding, e servizio alla clientela
Che Facebook ci piaccia o no, bisogna ammettere che l’iniziativa è – almeno sulla carta – un gran bel colpo! Unisce l’esperienza piacevole di un caffé, un cappuccino o un tè, al brand con la F e a personale formato per essere gentile, disponibile e pronto a rispondere alle esigenze delle persone.
C’è molto da imparare da come Facebook gestisce la propria community e l’impatto politico e sociale che ormai ha. E anche da come si mette in gioco, andando offline, pur di dimostrare a tutti di non lasciare nulla al caso quando si tratta di tutelare i propri utenti.
Vedremo come andrà questa iniziativa, e se sarà replicata… Nel frattempo, facciamo tutti un salto a controllare le nostre impostazioni della privacy e, perché no, chiediamoci cosa possiamo fare per andare incontro ai nostri clienti.
Immagini di: dezeen.com