“Se il solo strumento che possedete è un martello, vedrete in ogni problema un chiodo. ”
Abraham Maslow (Psicologo)
Sei al lavoro sulle tue campagne, o magari hai ricevuto un report da chi segue le tue attività online. I numeri sembrano positivi, a guardarli al volo… Migliaia di persone raggiunte su Facebook e Google, tantissimi click, persino qualche richiesta di contatto/vendita interessante.
Magari ti è costato qualche decina di euro, magari qualche centinaio di euro, eppure le vendite sono sempre lì. Nessuna variazione sostanziale, nessun risultato da WOW. Tu sei davanti a questo report, magari con un brillante professionista del marketing digitale, e cerchi di farti piacere “L’aumento del click through rate” o un “tasso di engagement migliorato” anche se sull’altro monitor, quello del tuo PC, è aperto l’andamento trimestrale e guardando quello non c’è molto da festeggiare.
O peggio: il trimestre sta andando alla grande e non riesci a trovare un nesso con il lavoro del marketing. E ti stai, giustamente, chiedendo perché devi continuare a investire in un’attività che non è in grado di fare una differenza sostanziale e misurabile ????????????
Molto probabilmente il tuo marketing non fa i fuochi d’artificio per colpa della tool blindness, ovvero la cecità da strumento. Figlia dell’abitudine o di competenze incomplete, o dell’illusione che nascosta tra le impostazioni di Facebook e Instagram esista una bacchetta magica che può sbloccare qualunque affare, vendita o fetta di mercato. Magari ci sei cascato anche tu, quella volta che ti sei convinto che con un e-commerce avresti fatto centinaia di vendite facilissime e a costo basso…..!
Questa forma di cecità colpisce in due importantissimi momenti:
- colpisce nella fase di pianificazione: ti impedisce di affrontare le sfide di una campagna o di un risultato da raggiungere in modo creativo e completo. Parti con un set limitato di risposte, e questo limita le tue possibilità di successo.
Es: posso ottenere il numero 4 facendo 1+1+1+1 o 1+2+1 o 2+2.. O anche 2*2. Come vedi aver usato le somme all’inizio mi aveva “costretto” a un set limitato di opzioni, quando mi sono liberato da questa costrizione ho trovato una nuova risposta, efficace e semplice. - colpisce nella fase di monitoraggio: Facebook e Google sono fornitori come tutti gli altri. Quando un fornitore ti dice che ha consegnato 10 colli tu che fai? Ti fidi o li conti? Alla stessa maniera affidarsi completamente alle statistiche, ai numeri, ai report generati da Facebook e Google è molto pericoloso. Certo, sono gli unici a offrire quello che offrono, ma un professionista competente sa impostare dei sistemi di controllo, un doppio check che gli permetterà di scovare facilmente delle irregolarità.
Parole come “solito” (per la serie: “Il solito metodo”) e come “nuovo/avanzato/potente” (per la serie “il nuovo sistema di statistiche, più potente che mai”) lasciano il tempo che trovano. Fanno parte di una brutta abitudine: adattare lo strumento alle esigenze anziché cercare la combinazione di strumenti di marketing giusta per superare le sfide del momento.
Il marketing efficace non è solo “economicamente in positivo”. Destinare tempo e risorse ad un canale che “si paga i costi” e poco più non serve a nessuno! Una vera strategia di marketing serve a ribaltare completamente le regole del gioco. Serve a trovare nuovi canali, o addirittura nuovi mercati. Serve a mettere i propri prodotti e servizi in una nuova luce, e a essere efficaci in ogni vendita grazie a valori assoluti come coerenza, contenuto, incisività. Una vera strategia di marketing non si vergogna di usare cartelloni o volantini, se sono utili a raggiungere l’obiettivo.
Per dare una scossa alle performance commerciali della tua azienda non basta dire “tengo molto al marketing” oppure “rifaccio il sito ogni anno”. Devi rivolgerti a persone in grado di guardare alla tua offerta nel suo complesso e di sviluppare strategie integrate e creative. Strategie che hanno creatività e visione, nel messaggio come nella scelta dei canali e strumenti utilizzati. Credi che questo marketing possa essere costoso? Prova a pensare a quante vendite perdi ogni volta che viene fuori l’ennesima comunicazione inefficace…
È arrivato il momento di guardare con occhio critico agli strumenti mainsteam. Altrimenti continueremo a vedere chiodi ovunque. E a darci martellate sulle dita.