Sei un avvocato, hai deciso di promuoverti online e nei giorni passati hai sicuramente navigato su tanti siti per avvocati o siti per studi legali cercando di immaginare come potresti impostare il tuo. Quello che probabilmente non sai è quanto lavoro serva per posizionare il sito di uno studio legale nelle prime pagine dei motori di ricerca.
Per prima cosa bisogna pensare a dei contenuti di qualità, perché i motori di ricerca, oggi, hanno degli algoritmi che decidono il posizionamento basandosi sul contenuto e non più sulle keyword usate per il sito di un avvocato!
Tuttavia scrivere contenuti qualitativi per il sito di un avvocato, o in generale uno studio legale, non è semplicissimo, ci sono diversi aspetti da tener presente tra cui:
- Competizione elevata: ci sono molte altre società legali che promuovono i loro servizi online, il che rende difficile emergere tra la folla.
- Regolamentazione della pubblicità legale: le norme sulle pubblicità legali possono essere complesse e limitare la creatività nella promozione online.
- Conoscenza di marketing digitale: promuovere la propria attività online richiede competenze di marketing digitale che potrebbero non essere presenti in un avvocato.
- Tempo e costi: la promozione online può richiedere molto tempo e risorse per essere effettuata in modo efficace.
- Difficoltà nella costruzione di relazioni: la promozione online può essere difficile perché manca il contatto umano che è fondamentale per costruire relazioni durature con i clienti.
- Gli internauti si aspettano che le consulenze siano gratuite mentre gli avvocati vogliono vendere online le consulenze legali.
- Come per i medici… spesso Google si sostituisce all’avvocato con consulenze improprie o sbagliate che illudono il cliente.
Nella nostra esperienza ci siamo scontrati con tutte queste problematiche e per ognuna di loro abbiamo trovato una soluzione:
- abbiamo curato il lancio dello Studio Legale Lombardo che oltre ad emergere come studio legale online non voleva svalutare le proprie consulenze svendendole o peggio ancora regalandole
- abbiamo aiutato l’Avvocato Plebani ad affermarsi come leader nel settore del diritto del lavoro con azioni di brand reputation e nel suo caso il suo peggior nemico era Google con tutti i lavoratori che credevano di aver diritto a qualcosa perché “l’ho trovato su Google”
- abbiamo curato il sito del Tribunale del malato dove i paletti imposti dalla deontologia giuridica erano davvero restrittivi per via delle tematiche trattate legate alla salute
Ma qual è l’elemento comune di tutti questi successi? Innanzitutto il rispetto del codice deontologico, l’aver creato un ponte tra avvocato e cliente rendendo democratica l’informazione legale.
Tutto questo è stato fatto grazie ad azioni SEO per studi legali associate alla content creation per avvocati.
Procediamo per step e vediamo come ottimizzare il sito di uno studio legale per i motori di ricerca:
- Intercettare gli intenti di ricerca di potenziali clienti del tuo studio legale
- Avere una scheda Google My Business ottimizzata su questi intenti al fine di intercettare le ricerche di prossimità
- Creare l’alberatura perfetta per lo studio legale
- Scrivere articoli legali in ottica SEO che rispettino la deontologia giuridica
- Creare scivoli di conversione per ottenere contatti di potenziali clienti per un avvocato
1. Intercettare gli intenti di ricerca di potenziali clienti del tuo studio legale
Fino a qualche anno fa si parlava di keywords per avvocati o parole chiave per studi legali, oggi i motori di ricerca utilizzano algoritmi semantici… ma che vuol dire? In pratica se fino ad un anno fa scrivere “miglior studio legale a Roma” e “migliori avvocati romani” restituiva due SERP (risultati della ricerca) completamente diverse, perché venivano usate parole chiave diverse, oggi le SERP restituite saranno molto simili in quanto entrambe le parole chiave usate sul motore di ricerca per trovare un avvocato rispondono allo stesso intento di ricerca.
La prima cosa da fare per aumentare la tua visibilità è intercettare gli intenti di ricerca di utenti che hanno bisogno di un avvocato… ma come si fa?
- Per prima cosa butta giù un elenco dei termini che utilizzeresti tu per cercarti online, 10 o 15 basteranno e caricali su un foglio di calcolo.
- Cerca questi termini su Google e appuntati sia i consigli di ricerca che il volume di competitor su quello specifico intento… ti lascio uno screenshot che ti aiuterà a capire a cosa mi riferisco
Di questo passo avrai ottenuto un corposo elenco di oltre 80/90 intenti di ricerca per avvocati e i rispettivi volumi di siti di avvocati posizionati sui motori di ricerca per ogni intento. Puoi affinare (e velocizzare) questa ricerca affidandoti a tool seo a pagamento come Ubersuggest, SeoZoom, SemRush ecc… e anche qualcosa di free come Answer The public o lo “Strumento per le keyword” di Google ADS – lo so ora si chiamano intenti di ricerca ma lui non ha rinominato il tool per individuarli.
Quelli a pagamento ti permettono di fare più ricerche e ti danno tante idee e opzioni in più e (anche gratis con Google ADS) avrai informazioni sui volumi di ricerca mensili e sulla “SEO Difficulty” cioè su quanto è difficile posizionare il sito del proprio studio legale per quell’intento di ricerca.
Ti ritroverai alla fine con un lungo elenco di intenti di ricerca, il volume di ricerche in cui sono coinvolti e i relativi indici di difficoltà. Ora senza usare termini troppo tecnici ecco cosa avrete
- Parole che gli utenti usano per cercare un avvocato online
- Quanti utenti ogni mese usano quelle parole per cercare un avvocato
- Quanto è difficile posizionare il sito dello studio legale per quelle parole
Non vi resterà che scegliere quelle con un grande volume di ricerche e un livello di difficoltà basso. Più facile a dirsi che a farsi.
2. Avere una scheda Google My Business ottimizzata su questi intenti al fine di intercettare le ricerche di prossimità
Ora che hai il tuo bell’elenco di intenti di ricerca di utenti che cercano un avvocato online dovrai ottimizzare la tua scheda Google My Business… ti chiederai: perchè ottimizzare la scheda google my business dello studio legale prima ancora del sito?
Il motivo è semplicissimo Google (che è il principale motore di ricerca) ha integrato le mappe che occupano la parte alta dello schermo dopo una ricerca, l’obiettivo di Google è sempre più quello di fornirti le informazioni senza che tu esca dal motore di ricerca e lo fa con snippet strutturati, fornendoti direttamente le informazioni (come fa con l’assistente vocale, ad esempio) e soprattutto con le mappe per le ricerche di prossimità.
Ottimizzare Google My Business significa avere più probabilità di comparire per primi sulle mappe o che Guggle suggerisca per primo il tuo studio legale in una ricerca.
Tuttavia c’è un elemento che aiuta e da uno sprint fortissimo al posizionamento sulle mappe di Google… LE RECENSIONI! Richiedere e rispondere alle recensioni usando gli intenti di ricerca nelle risposte aiuta a migliorare il posizionamento.
Ora non mi dilungherò ulteriormente a spiegarvi come si ottimizza una scheda Google My Business perché c’è già un articolo sul sito che ho scritto e aggiornato poco tempo fa ma vi lascio qui il link – vi consiglio di finire di leggere questo articolo e poi di passare all’altro.
Scopri come ottimizzare la scheda Google My Business del tuo studio legale
3. Creare l’alberatura perfetta per lo studio legale
Ritorna al tuo elenco di intenti di ricerca specifici per il tuo studio legale e organizzali in sezioni ad esempio puoi raggrupparli per materia o per interesse, scegli tu il raggruppamento che ritieni più opportuno. Questo raggruppamento rappresenterà le sezioni del sito.
HAI CAPITO BENE: devi strutturare il sito in base alle ricerche degli utenti! In molti fanno l’errore di impostare il solito noiosissimo sito istituzionale col chi siamo, cosa facciamo, dove andiamo, un fiorino…
Oggi l’utente che cerca un avvocato ha bisogno di risposte precise e veloci e se non le trova entro 3 click sul tuo sito hai perso in partenza! Le pagine “statiche” del chi siamo, dei contatti possono essere tranquillamente dei richiami sul footer, su una sidebar o dei semplici popup che si aprono quando il cliente mostra interesse per un determinato argomento.
Rispondi agli intenti di ricerca, fai in modo che l’alberatura del sito sia navigabile e facilmente fruibile e vedrai che già così riceverai molti più contatti!
4. Scrivere articoli legali in ottica SEO che rispettino la deontologia giuridica
Ovviamente tutto quello che ti ho detto sull’alberatura del sito ha senso se la gente naviga sul tuo sito, altrimenti avrai una Ferrari parcheggiata in garage mentre il tuo competitor fa i km con una Twingo!
Ma come puoi portare traffico sul tuo sito?
- ADS
- Blogging
- Link building
Le ADS per avvocati sono molto difficili da implementare, da un lato danno tanta visibilità immediata ma dall’altro ti fanno camminare sul filo del rasoio della deontologia giuridica. Ci sono campagne che potrebbero urtare la sensibilità di clienti e competitor e queste ti consiglio di affidarle a mani esperte… anche perché creare campagne che profilano l’utente nel settore legale è illegale (scusa il gioco di parole) ma non sto qui a spiegarti l’importanza di non sfruttare dati particolari degli utenti a scopi commerciali per tutelare la loro privacy e la tua fedina penale.
Il blogging è invece un’attività che puoi fare tranquillamente in autonomia. Attivi la sezione blog del sito e per ogni intento di ricerca scrivi un articolo ottimizzandolo SEO. Dovrai aver cura di:
- suddividere gli articoli in categorie: che potrebbero essere tranquillamente le categorie che strutturano l’alberatura del tuo sito);
- curare i titoli: devono contenere l’intento di ricerca ma essere molto brevi perché andranno a strutturare lo snippet nel motore di ricerca;
- curare le descrizioni (o il primo paragrafo): anche qui bisogna in poco meno di 200 caratteri far capire l’argomento e inserire beneficio per il lettore che invogli la lettura;
- generare contenuti di qualità: se scrivi fuffa Google se ne accorge quindi cerca di rispondere con cura agli intenti di ricerca come se avessi un cliente seduto di fronte a te nel tuo studio legale;
- se usi le immagini ricorda devono essere compresse e rinominate accuratamente con l’intento di ricerca e contenere i tag che permettano ai motori di ricerca di capire cosa contengono (Google legge ma non vede… per ora)
- inserisci interconnessioni tra un articolo e l’altro
- crea una sitemap dinamica e comunicala a Google Search Consolle per velocizzare il posizionamento dei tuoi articoli. puoi usare tool online o se hai un cms esistono dei plugin per farlo in automatico (chiedi al tuo webmaster… o a noi)
Se fai un buon lavoro il link building verrà da se! Ma cosa si intende per link building? Fare link building per un avvocato vuol dire trovare siti autorevoli nel settore legale che condividano i tuoi articoli e mettano un link alla fonte. Più è autorevole il sito che ti cita migliori saranno i benefici che ne trarrai. Puoi capire se un sito è autorevole con tool che misurano il ranking del dominio (praticamente gli stessi che ti ho citato prima).
In questo modo aumenterai notevolmente il traffico del tuo sito e la qualità dei tuoi contenuti, molte più pagine saranno posizionate sui motori di ricerca e quindi avrai un flusso costante di utenti sul sito.
Più utenti = Più potenziali clienti per il tuo studio legale
5. Creare scivoli di conversione per ottenere contatti di potenziali clienti per un avvocato
Ora che gli utenti sono sul tuo sito è il momento di entrare in contatto con loro. Ogni utente sul sito di uno studio legale è un potenziale cliente, devi solo trovare la giusta leva per convincerlo a chiamarti o lasciarti il suo contatto per essere richiamato.
Ma come fare a trasformare un utente web in un mandato per un caso giudiziario?
Puoi inserire alla fine dei tuoi articoli un modulo di contatto in cui gli proponi una consulenza preliminare ad un prezzo vantaggioso, o puoi farti raccontare in maniera sommaria il suo caso e decidere se ricontattarlo (eventualmente anche gratis se pensi possa valerne la pena per un ritorno futuro).
Puoi inserire un popup che invogli a lasciare il contatto o chiamare quando un utente si sofferma a lungo su articolo (come è successo a te poco fa) perché leggere un articolo lungo come questo denota un forte interesse.
Puoi inserire una livechat sul sito – ma occhio ad essere presente perché se non rispondi in tempo reale perdi contatti utili.
Puoi creare dei magnet di settore, cioè dei supporti che l’utente può scaricare gratuitamente in cambio del contatto da nutrire… ma questa è tutta un’altra storia.
A me, che amo il contatto diretto, piace lasciare il mio numero di telefono così l’utente che (come nel 90% dei casi) legge i miei articoli dal telefonino può mettersi immediatamente in contatto con me chiamandomi cliccando su un pulsante come questo: